sabato 21 luglio 2012

PERCHÈ IL MATRIMONIO OMOSESSUALE (per adesso) NON SI PUÒ FARE

In questi ultimi due giorni ho letto su giornali, siti web e social network, molte critiche alla posizione sostenuta dal Partito Democratico, e in particolare dal suo Presidente, l'On. Rosy Bindi, sul matrimonio omosessuale. Si contesta a questo partito, che si definisce di sinistra, la mancanza di un progetto di regolamentazione giuridica dei matrimoni omosessuali. Il partito in questione, infatti, ha deciso di portare avanti la battaglia per il riconoscimento delle unioni di fatto, ma di abbandonare, almeno per il momento, i tentativi di dare alle coppie omosessuali la possibilità di sposarsi. Da questa decisione sono partite le accuse di omofobia, sessuofobia e mancanza di laicità.
Premetto che non sono a conoscenza delle reali motivazioni che hanno portato questo partito a questa decisione, quindi non posso dirvi se hanno o no ragione. Quello che posso dirvi, però, è che partendo da premesse che non conosco (e quindi non giudico) il Partito Democratico è arrivato a una “saggia decisione”. Il matrimonio omosessuale, infatti, è incostituzionale. Ma, attenzione, non è incostituzionale perché io sono cattolica, omofoba o sessuofoba, lo è perché lo ha detto la Corte Costituzionale. Cosa voglio dire: voglio dire semplicemente che dopo una sentenza come la n. 138/2010 (se volete saperne di più leggete il post sulle coppie omosessuali) sarebbe inutile proporre una legge sul matrimonio omosessuale, dal momento che la Corte Costituzionale la dichiarerebbe incostituzionale alla prima occasione (sempre che il Parlamento, consapevole dell'interpretazione data dalla Corte, non si rifiuti a priori di adottarla). La sentenza della Corte ci dice che questo non è (speriamo solo, ancora) il momento storico per riconoscere alle coppie omosessuali il diritto di sposarsi. Quella data dalla Corte è una interpretazione dell'articolo 29 della Costituzione, di tipo storico, legata cioè a quella che era l'intenzione del Costituente quando ha scritto la Costituzione. Ma la Costituzione è fatta per essere interpretata in maniera evolutiva, di modo che si adatti alle esigenze e alle richieste della società. Il problema è dato dal fatto che la Corte Costituzionale è interprete ultimo e preferenziale della Costituzione, non c'è nessuno sopra di lei che possa sanzionarne l'operato, quindi finchè la Corte Costituzionale non cambierà la sua opinione (interpretazione) sui matrimoni omosessuali, questi saranno considerati incostituzionali, perciò proporre o approvare una legge di questo tipo significherebbe proporre o approvare una legge comunque destinata ad essere dichiarata incostituzionale.

Nessun commento:

Posta un commento